Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2020/1054, il periodo di registrazione delle attività dei conducenti per i veicoli con tachigrafo è stato esteso da 28 a 56 giorni, a partire dal 31 dicembre 2024. Questo implica che le registrazioni devono essere presentate agli organi di controllo su richiesta, ma con alcune precisazioni utili per autotrasportatori e aziende di trasporto.
Due tipi di carte tachigrafiche in uso:
Carte tachigrafiche “gen2v1”:
Rilasciate fino al 20 luglio 2023.
Registrano fino a 56 giorni di attività, ma l’inserimento manuale di parametri come “out of scope” o “traghetto” può saturare la memoria del tachigrafo, sovrascrivendo i dati più vecchi.
Riconoscibili dal codice “e3 1003” sul retro.
Carte tachigrafiche “gen2v2”:
Rilasciate dal 21 luglio 2023.
Dispongono di una memoria ampliata, in grado di registrare tutte le attività dei 56 giorni precedenti senza rischi di sovrascrittura.
Identificabili tramite il codice “e3 1004” sul retro.
Obblighi per i conducenti:
Nessun obbligo di sostituzione della carta tachigrafica, nemmeno per le “gen2v1”. Tuttavia, se la memoria non basta a registrare tutte le attività, è necessario effettuare stampe giornaliere delle registrazioni per evitare la perdita di dati.
Conservazione delle registrazioni: secondo i regolamenti (CE) n. 561/2006 e (UE) n. 165/2014, i dati stampati devono essere conservati per garantirne la disponibilità durante eventuali controlli.
Indicazioni del Ministero dell’Interno:
Il Ministero ha chiarito che per i veicoli con tachigrafi di generazione precedente non è obbligatoria la sostituzione della carta tachigrafica, ma i conducenti sono comunque tenuti a garantire la registrazione completa delle attività. In caso di mancanza di memoria sufficiente, le stampe diventano fondamentali per rispettare le normative vigenti.
A partire dal 31 dicembre 2024, autotrasportatori e aziende dovranno assicurarsi di essere in regola con la conservazione e la presentazione dei dati relativi agli ultimi 56 giorni, rispettando quanto previsto per i tachigrafi intelligenti di seconda generazione e di generazione precedente.
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Il Traforo del Monte Bianco, uno dei collegamenti strategici tra Italia e Francia, sarà interessato da lavori di manutenzione e esercitazioni di sicurezza nei primi tre mesi del 2025. Questi interventi, necessari per garantire la sicurezza e l’efficienza della struttura, comporteranno chiusure totali e la circolazione a senso unico alternato in diversi periodi.
Ecco il calendario aggiornato delle limitazioni:
Gennaio 2025:
Chiusure totali: la circolazione sarà interrotta dalle 22 alle 6 nelle notti tra il 13 e il 14, e tra il 20 e il 21.
Senso unico alternato: nelle notti del 14-15, 15-16 e 16-17, dalle 22.30 alle 6, con possibili rallentamenti significativi.
Febbraio 2025:
Chiusura totale: il traforo resterà chiuso per 11 ore consecutive, dalle 19 alle 6, nella notte tra il 3 e il 4.
Senso unico alternato: previsto nelle notti del 4, 5 e 6, dalle 22.30 alle 6.
Marzo 2025:
Chiusure totali: quattro notti consecutive, dalle 22 alle 6, dal 10 al 14.
Queste limitazioni potrebbero avere un impatto significativo sul traffico merci e turistico, specialmente per gli autotrasportatori che fanno affidamento sul Monte Bianco per i loro spostamenti internazionali. Per evitare ritardi e inconvenienti, è fondamentale programmare con anticipo i percorsi alternativi e verificare costantemente gli aggiornamenti sulle condizioni di transito.
Il Traforo del Monte Bianco è una delle principali arterie per il trasporto merci su strada tra Italia e Francia. Ogni anno, migliaia di mezzi pesanti lo attraversano, rendendo questi interventi cruciali per mantenere standard elevati di sicurezza e operatività. Tuttavia, le chiusure notturne e i sensi unici alternati rappresentano una sfida per chi opera nel settore logistico e dei trasporti.
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Il trasporto ferroviario delle merci vive una fase critica, con perdite stimate di 90 milioni di euro nel 2024 a causa di cantieri del PNRR, alluvioni e blocchi ai valichi alpini. Nonostante la crisi, FS (Ferrovie dello Stato Italiane), il principale gruppo ferroviario italiano, punta a rilanciare il settore con un piano industriale 2025-2029 ambizioso: trasformare Mercitalia Logistics in un leader europeo della logistica multimodale, garantendo servizi integrati end-to-end.
Gli obiettivi principali includono:
Ricavi in crescita a 2 miliardi di euro entro il 2029, con un tasso annuo dell’8%.
Investimenti per 2,16 miliardi di euro, focalizzati su digitalizzazione, sostenibilità, sviluppo terminal, locomotive elettriche e carri di ultima generazione.
Espansione internazionale, con acquisizioni in mercati prioritari come Francia e Spagna.
Piattaforma digitale unica, per connettere domanda e offerta nel trasporto multimodale.
FS, che opera come leader in Italia con il 42% del mercato merci su ferro e una presenza in 22 Paesi europei, sta concentrando i propri sforzi su innovazione e sostenibilità. Con queste strategie, l’azienda intende rafforzare il ruolo della ferrovia nella logistica sostenibile e affrontare le sfide di un mercato in evoluzione.
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Ddl Concorrenza: le novità più importanti per autotrasportatori e infrastrutture
Approvato definitivamente dal Senato, il Ddl Concorrenza introduce cambiamenti significativi per il settore dell’ autotrasporto e le infrastrutture.
Autostrade e pedaggi
Durata massima delle concessioni: 15 anni.
Introduzione di una nuova tariffazione con tre componenti, tra cui quella per reinvestire l’extragettito (il surplus economico raccolto dai pedaggi oltre i costi operativi) dei pedaggi nelle infrastrutture.
Rc Auto e scatole nere
Portabilità semplificata delle scatole nere: al termine di un contratto, sarà possibile disinstallarle gratuitamente e accedere ai dati registrati in un formato leggibile.
Trasporto pubblico e NCC
Sanzioni per chi non si iscrive al Registro del trasporto pubblico non di linea.
Multe alleggerite per gli NCC in caso di violazioni reiterate.
Incentivi e innovazione
Spinta agli investimenti in venture capital con obblighi per fondi pensione e casse di previdenza.
Nuovi incentivi per le start-up innovative, con detrazioni Irpef fino al 65%.
Il provvedimento segna un passo avanti per la modernizzazione del settore e l’efficientamento delle infrastrutture, toccando punti cruciali per chi opera nel mondo dell’autotrasporto.
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Attenzione autotrasportatori: il 16 dicembre 2024, alle ore 10:00, scatta il click day per richiedere i fondi destinati al rinnovo del parco veicoli. Il Ministero ha stanziato ben 25 milioni di euro per promuovere l’acquisto di mezzi ecologici, in base al Decreto Ministeriale n. 208 del 6 agosto 2024.
Cosa c’è da sapere? RAM (Rete Autostrade Mediterranee) ha predisposto una sezione FAQ sul proprio sito ufficiale per rispondere a ogni dubbio relativo al bando. Troverai chiarimenti sui requisiti richiesti e indicazioni passo-passo per partecipare. Per ulteriori domande, puoi scrivere direttamente all’indirizzo email incentivoinvestimenti@ramspa.it.
Dettagli sul bando Gli incentivi, chiamati “Investimenti XI”, sono dedicati alle aziende di autotrasporto interessate a modernizzare la loro flotta. Sono ammesse spese per veicoli acquistati tra il 14 settembre 2024 e il 17 gennaio 2025.
Come presentare la domanda?
Scarica il modello di istanza dal sito della RAM.
Compila il PDF editabile e apponi la firma elettronica.
Invia il modulo tramite PEC.
Ricorda: la precisione è fondamentale! Assicurati che tutte le informazioni siano corrette e conformi alle linee guida del bando.
Scadenze importanti Le domande devono essere inoltrate entro il 17 gennaio 2025, anche per la rendicontazione degli investimenti effettuati. RAM ha predisposto una sezione normativa online per aiutarti a rispettare tutte le regole e i termini previsti.
Non perdere questa opportunità per rinnovare i tuoi mezzi e contribuire a un trasporto più sostenibile!
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Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore le nuove regole del Codice della Strada, pensate per rendere le strade più sicure e con l’entrata in vigore delle nuove regole, il Codice della Strada introduce misure più severe per garantire sicurezza e responsabilità. Focus su guida sotto effetto di alcol e droghe, uso del cellulare, e limiti di velocità. Scopriamo insieme cosa c’è di nuovo!
Guida in stato di ebbrezza alcolica
Per la guida con un tasso alcolemico oltre i limiti, le sanzioni variano in base alla gravità:
Sotto 0,5 g/l: nessuna sanzione, salvo per minorenni, neopatentati e autisti professionali (168 € di multa).
Tra 0,5 e 0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 €, sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi.
Tra 0,8 e 1,5 g/l: reato con arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 €, sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
Oltre 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a 1 anno, multa da 1.500 a 6.000 €, sospensione patente da 1 a 2 anni.
Se coinvolti in un incidente, le sanzioni raddoppiano e si rischia la revoca della patente.
E i recidivi?
Essere recidivi significa commettere la stessa violazione più volte entro un determinato periodo, dimostrando una condotta reiterata che richiede misure più stringenti per garantire la sicurezza. Chi viene sorpreso più volte in stato di ebbrezza è considerato recidivo e affronta sanzioni più dure:
Incremento di un terzo delle pene.
Obbligo di mantenere il tasso alcolemico a zero.
Annotazioni sulla patente come il “Codice 69” che impone l’uso di un alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se viene rilevato alcol nel respiro.
Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti
È prevista la sospensione o la revoca della patente fino a 3 anni, con sanzioni equiparabili a quelle per guida in stato di ebbrezza. Non serve dimostrare l’alterazione psicofisica: basta la positività ai test per incorrere nelle pene.
Guida con cellulare
Chi viene sorpreso alla guida con il cellulare rischia una multa da 250 a 1.000 €. In caso di incidente, la sanzione raddoppia. Per i recidivi, si può arrivare a multe fino a 1.697 €.
Limiti di velocità e autovelox
Le sanzioni diventano più severe per chi supera i limiti ripetutamente. Novità anche sugli autovelox: se si commettono più infrazioni in un’ora, si paga solo la sanzione più grave aumentata di un terzo.
Sospensione breve della patente
Nuove regole per la sospensione della patente:
Meno di 10 punti: sospensione di 15 giorni.
Tra 10 e 19 punti: sospensione di 7 giorni.
Controlli video
Le infrazioni pericolose possono essere monitorate tramite telecamere su autostrade e principali extraurbane.
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