Nuovo Codice della strada: Scopri le regole che ogni autotrasportatore deve conoscere!

Nuovo Codice della strada: Scopri le regole che ogni autotrasportatore deve conoscere!

Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore le nuove regole del Codice della Strada, pensate per rendere le strade più sicure e con l’entrata in vigore delle nuove regole, il Codice della Strada introduce misure più severe per garantire sicurezza e responsabilità. Focus su guida sotto effetto di alcol e droghe, uso del cellulare, e limiti di velocità. Scopriamo insieme cosa c’è di nuovo!

Guida in stato di ebbrezza alcolica

Per la guida con un tasso alcolemico oltre i limiti, le sanzioni variano in base alla gravità:

  • Sotto 0,5 g/l: nessuna sanzione, salvo per minorenni, neopatentati e autisti professionali (168 € di multa).
  • Tra 0,5 e 0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 €, sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi.
  • Tra 0,8 e 1,5 g/l: reato con arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 €, sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
  • Oltre 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a 1 anno, multa da 1.500 a 6.000 €, sospensione patente da 1 a 2 anni.

Se coinvolti in un incidente, le sanzioni raddoppiano e si rischia la revoca della patente.

E i recidivi?

Essere recidivi significa commettere la stessa violazione più volte entro un determinato periodo, dimostrando una condotta reiterata che richiede misure più stringenti per garantire la sicurezza.
Chi viene sorpreso più volte in stato di ebbrezza è considerato recidivo e affronta sanzioni più dure:

  • Incremento di un terzo delle pene.
  • Obbligo di mantenere il tasso alcolemico a zero.
  • Annotazioni sulla patente come il “Codice 69” che impone l’uso di un alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo se viene rilevato alcol nel respiro.

Guida sotto effetto di sostanze stupefacenti

È prevista la sospensione o la revoca della patente fino a 3 anni, con sanzioni equiparabili a quelle per guida in stato di ebbrezza. Non serve dimostrare l’alterazione psicofisica: basta la positività ai test per incorrere nelle pene.

Guida con cellulare

Chi viene sorpreso alla guida con il cellulare rischia una multa da 250 a 1.000 €. In caso di incidente, la sanzione raddoppia. Per i recidivi, si può arrivare a multe fino a 1.697 €.

Limiti di velocità e autovelox

Le sanzioni diventano più severe per chi supera i limiti ripetutamente. Novità anche sugli autovelox: se si commettono più infrazioni in un’ora, si paga solo la sanzione più grave aumentata di un terzo.

Sospensione breve della patente

Nuove regole per la sospensione della patente:

  • Meno di 10 punti: sospensione di 15 giorni.
  • Tra 10 e 19 punti: sospensione di 7 giorni.

Controlli video

Le infrazioni pericolose possono essere monitorate tramite telecamere su autostrade e principali extraurbane.

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Tachigrafi: sei pronto per i nuovi obblighi? Scopri cosa cambia dal 31 dicembre!

Tachigrafi: sei pronto per i nuovi obblighi? Scopri cosa cambia dal 31 dicembre!

A partire dal 31 dicembre 2024, entra in vigore l’obbligo per gli autisti di poter mostrare le registrazioni delle proprie attività degli ultimi 56 giorni durante i controlli su strada. Una normativa che mira a migliorare la trasparenza e la sicurezza nel settore, ma che richiede alcune accortezze per evitare problemi durante le verifiche.

Chi è interessato?

Le nuove regole riguardano tutte le carte tachigrafiche utilizzate dai conducenti. Quelle rilasciate dal 21 luglio 2023 in poi (gen2v2, codice E 3 1004) dispongono di memoria sufficiente per registrare fino a 56 giorni di attività. Per le carte più datate, invece, la capacità potrebbe variare a seconda dell’uso, soprattutto per chi svolge attività intensive come spostamenti su traghetti, treni, attraversamenti di frontiera o frequenti operazioni di carico/scarico.

Cosa fare in caso di memoria insufficiente?

Se la memoria della carta non copre i 56 giorni richiesti, il conducente ha due opzioni:

  • Continuare a usare la carta attuale, avendo cura di portare a bordo le stampe mancanti per completare il periodo richiesto.
  • Richiedere una nuova carta presso la Camera di Commercio, con la modalità “rinnovo per modifica dati”. In questo caso, è necessario restituire la vecchia carta dopo aver scaricato i dati memorizzati.

Registrazioni automatizzate e consigli pratici

Dal 2 febbraio 2022, i tachigrafi intelligenti di ultima generazione (SMT2) registrano automaticamente gli attraversamenti di frontiera, indipendentemente dalla carta utilizzata. Tuttavia, chi guida mezzi diversi dotati di SMT2 è invitato a scaricare i dati a ogni cambio veicolo per evitare inconvenienti.

Se mancano i dati?

In caso di controllo, se il conducente non è in grado di fornire le registrazioni richieste, può avvalersi della facoltà di acquisirle tramite la sede centrale o altre entità autorizzate prima della conclusione del controllo. Questo è previsto dal decreto legge 16 settembre 2024, n. 131.

Occhio alle sanzioni!

Chi non rispetta le nuove disposizioni può incorrere in una sanzione di 52 € (ridotta a 36,40 € se pagata entro 5 giorni) e rischia la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro, con possibili verifiche aziendali.

Prepararsi in anticipo è fondamentale per evitare problemi: aggiorna la tua carta tachigrafica se necessario e assicurati di avere sempre con te tutte le registrazioni richieste!

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Rivoluzione nel Trasporto: Scopri Tutto sul nuovo CCNL e gli aumenti in arrivo!

Rivoluzione nel Trasporto: Scopri Tutto sul nuovo CCNL e gli aumenti in arrivo!

Un traguardo importante è stato raggiunto per circa un milione di lavoratori del settore trasporti, logistica e spedizioni: è stato siglato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), frutto di lunghe trattative tra le associazioni datoriali e i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

Il nuovo accordo, valido fino al 31 dicembre 2027, garantisce stabilità e miglioramenti economici e normativi per i prossimi quattro anni, prevedendo aumenti salariali significativi per diverse categorie professionali. Tra gli incrementi:

  • Livello A3: aumento di 240 euro (+13,04%)
  • Livello B3 (ex 3 super): incremento di 260 euro (+14,13%)
  • Livello C3: aumento di 290 euro (+15,76%)

Questi adeguamenti salariali non solo rispondono all’esigenza di adeguare gli stipendi al costo della vita, ma rappresentano anche un riconoscimento concreto al lavoro degli operatori in un settore cruciale per l’economia italiana.

Il rinnovo del contratto è un passo fondamentale per affrontare le sfide future di un comparto in evoluzione, tra innovazioni tecnologiche, nuove strategie logistiche e una maggiore attenzione alla sostenibilità. La firma del CCNL promuove inoltre una collaborazione più solida tra lavoratori e aziende, valorizzando il ruolo di chi opera quotidianamente in questo settore strategico.

Un risultato che offre maggiore stabilità, condizioni di lavoro migliorate e strumenti per affrontare con fiducia le trasformazioni del mercato.

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Rinnova il trasporto: scopri come l’intermodalità può far crescere la tua impresa!

Rinnova il trasporto: scopri come l’intermodalità può far crescere la tua impresa!

Promuovere il trasporto intermodale – combinando camion, treno e nave – è essenziale per un settore più green. Tuttavia, per rendere efficaci gli incentivi come il Sea Modal Shift (ex Marebonus) e il Ferrobonus, i fondi devono salire a 100 milioni di euro annui. Attualmente, le risorse sono limitate a 60 e 50 milioni, spalmati fino al 2026.

Numeri che fanno riflettere
Nel 2022, senza Marebonus, il traffico su rete Anas è cresciuto del 4% rispetto al 2019. Secondo Guido Grimaldi, presidente di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), è urgente reinvestire nel settore marittimo le risorse derivanti dalla tassazione UE sulle emissioni Ets (Emission Trading Scheme): «Ciò che proviene dal mare deve ritornare al mare».

L’intermodalità in pratica
Grimaldi sottolinea come questa soluzione non solo riduca l’impatto ambientale e la congestione stradale, ma migliori anche le catene logistiche e la competitività delle imprese. Esempi concreti sono i nuovi collegamenti ferroviari verso la Germania e la linea marittima tra Italia e Turchia.

I risultati di Alis
Nel 2024, grazie all’intermodalità:

  • 6 milioni di camion eviteranno le autostrade italiane
  • 143 milioni di tonnellate di merci passeranno su rotte portuali e ferroviarie
  • 5,4 milioni di tonnellate di CO₂ saranno risparmiate

Con una crescita del 56% del traffico Ro-Ro negli ultimi dieci anni, l’Italia ha un ruolo strategico nel Mediterraneo. Per Grimaldi, il trasporto intermodale è una svolta imprescindibile per il futuro del settore e del pianeta.

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25 Milioni di opportunità: Rinnova la tua flotta e migliora il futuro della tua impresa!

25 Milioni di opportunità: Rinnova la tua flotta e migliora il futuro della tua impresa!

Arriva una grande opportunità per le imprese di autotrasporto che vogliono rinnovare i propri veicoli e migliorare l’efficienza delle loro flotte. Dal 16 dicembre 2024 sarà possibile accedere agli incentivi messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il Decreto Direttoriale n. 537 del 20 novembre 2024. Si tratta di un fondo di 25 milioni di euro destinato a favorire un parco mezzi più moderno, sostenibile e sicuro.

Chi può fare domanda?
Gli incentivi sono riservati alle imprese di autotrasporto conto terzi e alle loro strutture, a patto che siano iscritte al Registro elettronico nazionale e all’Albo degli Autotrasportatori. Inoltre, è fondamentale che l’attività prevalente dell’azienda riguardi il trasporto di merci.

Come presentare la richiesta?
Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo ram.investimenti2025@legalmail.it. È importante rispettare rigorosamente le tempistiche: il periodo di presentazione è fissato dalle ore 10.00 del 16 dicembre 2024 fino alle ore 16.00 del 17 gennaio 2025. Domande inviate al di fuori di questa finestra temporale o con modalità diverse non saranno accettate.

Quali sono i vantaggi?
Questi incentivi rappresentano un’occasione unica per modernizzare il proprio parco veicoli, investendo in mezzi più efficienti dal punto di vista energetico, meno inquinanti e conformi alle ultime normative. Non solo un’opportunità per ridurre i costi operativi, ma anche per migliorare la competitività della tua impresa sul mercato.

Non perdere questa occasione: preparati per tempo, verifica i requisiti e assicurati di presentare una domanda completa e corretta. Un piccolo passo che potrebbe fare una grande differenza per il futuro della tua attività!

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Fonte Truck24

Idrogeno dai rifiuti: costi competitivi con il gasolio grazie a NextChem

Idrogeno dai rifiuti: costi competitivi con il gasolio grazie a NextChem

NextChem, una società del gruppo Maire specializzata in soluzioni tecnologiche sostenibili, ha sviluppato una tecnologia innovativa per produrre idrogeno e metanolo a basso impatto ambientale dai rifiuti non riciclabili, trasformandoli in gas di sintesi tramite un processo chimico avanzato. L’idrogeno così ottenuto è una risorsa chiave per la decarbonizzazione di settori industriali energivori, ovvero caratterizzati da industrie che richiedono un’importante quantità di energia e che dunque producono enormi quantità di CO₂, e sostenere il trasporto pesante, dove l’elettrificazione è ancora poco praticabile.

La produzione di idrogeno tramite questo metodo ha un costo di 6-7 euro per chilogrammo, paragonabile al gasolio in termini di contenuto energetico, aprendo la strada a un’alternativa sostenibile e competitiva.

NextChem punta a implementare questa tecnologia in aree industriali da riconvertire, come raffinerie e centrali elettriche, stringendo alleanze strategiche in tutta Italia. Tra i progetti principali troviamo:

  • Empoli: impianto per produrre metanolo e idrogeno dai rifiuti.
  • Roma: Hydrogen Valley, supportata da 194 milioni di fondi europei.
  • Livorno: bioraffineria Eni da 123 milioni di euro, operativa dal 2026, per produrre idrogeno da scarti alimentari e residui agroindustriali.

Su scala globale, NextChem sta lavorando su impianti negli Emirati Arabi, Indonesia e USA, dove punta a produrre carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF), come il progetto in Louisiana che dal 2028 produrrà 450 milioni di litri l’anno di SAF dai residui della canna da zucchero.

Questa strategia mira a rendere l’idrogeno accessibile, scalabile e al centro della transizione ecologica.

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Fonte Il Sole 24 ORE