Nuove esenzioni sui tempi di guida: sei tra i fortunati esclusi?

Nuove esenzioni sui tempi di guida: sei tra i fortunati esclusi?

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto del 22 aprile 2025, che introduce importanti esenzioni sui tempi di guida, riposo e uso del cronotachigrafo per alcune categorie di veicoli impiegati nei trasporti nazionali.

Una novità che riguarda da vicino molte realtà operative dell’autotrasporto, soprattutto in ambiti speciali o stagionali.

Chi può beneficiare delle deroghe?

Il decreto prevede che, in determinate condizioni, alcuni veicoli siano esentati dall’obbligo di rispettare i tempi di guida e riposo o dall’uso del cronotachigrafo. Tra questi troviamo:

  • Veicoli per la raccolta del latte, il trasporto dei contenitori di latte o di prodotti lattiero-caseari destinati ad animali.
  • Veicoli speciali per il trasporto di denaro.
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di rifiuti di origine animale o carcasse non destinate al consumo umano, o per il trasporto di animali vivi tra allevamenti, mercati e macelli, entro 100 km. Le deroghe in questo caso tutelano salute pubblica, benessere animale e organizzazione del lavoro.
  • Veicoli fino a 7,5 tonnellate utilizzati dai servizi postali universali.
  • Veicoli di autoscuole per lezioni pratiche ed esami di guida o per l’attestato di idoneità professionale.
  • Veicoli impiegati per servizi pubblici locali, come fognature, manutenzione reti idriche, gas o elettricità, controllo stradale e raccolta rifiuti a domicilio.
  • Veicoli speciali per circhi e parchi di divertimento.

Cosa cambia per gli autotrasportatori?

Queste deroghe rappresentano un’opportunità per molte aziende del settore che operano in contesti specifici. Tuttavia, è fondamentale verificare caso per caso la reale applicabilità delle esenzioni e mantenere sempre a bordo la documentazione che ne giustifica l’utilizzo.

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Fonte: Truck24

Sotto il cofano: MAN Charge&Go, ricarica pubblica su misura per i camion elettrici

Sotto il cofano: MAN Charge&Go, ricarica pubblica su misura per i camion elettrici

Con oltre 650 stazioni già attive, il nuovo servizio MAN semplifica la ricarica degli eTruck in tutta Europa grazie a uno standard dedicato e a una piattaforma digitale integrata.


Ricaricare un camion elettrico su strada non sarà più un problema. Con Charge&Go, MAN Truck & Bus introduce il primo servizio pubblico progettato specificamente per gli eTruck, operativo su scala europea e accessibile a veicoli di qualsiasi marca.

Al cuore del progetto c’è lo standard esclusivo “eTruck ready”, pensato per classificare solo le stazioni di ricarica davvero adatte ai camion: spazio di manovra, altezza e portata sono elementi fondamentali per ottenere la certificazione completa. Le stazioni che non soddisfano tutti i requisiti vengono comunque indicate come “eTruck limited”, per evitare brutte sorprese lungo la tratta.


Una rete già pronta, in crescita continua

Il servizio è già disponibile in oltre 650 stazioni certificate, che diventeranno più di 1.000 entro la fine del 2025. La copertura si amplia ulteriormente grazie alla compatibilità con oltre 15.000 punti di ricarica, accessibili tramite la tessera MAN, che permette gestione automatica dei pagamenti e tracciabilità trasparente dei costi.


Una piattaforma pensata per gli autotrasportatori

Charge&Go non è solo infrastruttura fisica, ma anche un ecosistema digitale: tramite portale web e DriverApp, flotte e conducenti possono:

  • pianificare percorsi ottimizzati;
  • localizzare in tempo reale le colonnine disponibili;
  • controllare i costi energetici;
  • ricevere ogni mese una fattura unica e dettagliata per l’intera flotta.

Un passo avanti per la mobilità elettrica pesante

Uno dei principali limiti per lo sviluppo degli eTruck è l’assenza di stazioni realmente accessibili ai mezzi pesanti. Charge&Go affronta questo problema alla radice, creando una rete tarata sulle esigenze reali del trasporto industriale e garantendo assistenza 24/7 grazie al servizio MAN Mobile24.

Inoltre, grazie alla collaborazione con i Preferred Partners del Gruppo TRATON, gli utenti beneficiano di condizioni economiche vantaggiose.


Charge&Go è una risposta concreta all’elettrificazione del trasporto pesante. Un’infrastruttura reale, una piattaforma digitale integrata e un approccio su misura per gli autotrasportatori: il tutto in attesa che anche le normative europee facciano la loro parte per sostenere la transizione.


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Fonte On Road Mag

Guida all’acquisto: Il semirimorchio usato, come evitare brutte sorprese e fare un vero affare

Guida all’acquisto: Il semirimorchio usato, come evitare brutte sorprese e fare un vero affare

Investire in un semirimorchio usato può rivelarsi una scelta intelligente per la tua attività, ma serve attenzione. Ecco i consigli pratici per acquistare in modo sicuro e consapevole.


Acquistare un semirimorchio usato rappresenta una soluzione strategica per gli autotrasportatori che vogliono espandere o rinnovare la propria flotta, senza affrontare l’investimento richiesto per un mezzo nuovo. Ma attenzione: risparmiare non significa accontentarsi. È fondamentale valutare con attenzione diversi aspetti prima di procedere.

In questa guida troverai consigli pratici per scegliere il semirimorchio giusto e tutelarti da sorprese poco piacevoli.


1. Parti dalle tue esigenze di trasporto

Ogni attività ha le sue necessità. Ecco cosa valutare prima ancora di guardare gli annunci:

  • Tipo di carico:
    • Voluminoso ma leggero? Meglio un centinato.
    • Materiali pesanti o sfusi? Serve un ribaltabile.
    • Merci deperibili? Indispensabile un frigorifero.
  • Percorsi e distanza: tratte brevi o lunghe? Asfalto o sterrato? Influiscono su sospensioni e telaio.
  • Budget disponibile: considera anche manutenzione, assicurazione e costi di adattamento.

2. Come valutare le condizioni di un semirimorchio usato

Trovato il modello giusto, è il momento dei controlli:

  • Età e chilometraggio: i mezzi tra 3 e 5 anni sono spesso i migliori per rapporto qualità/prezzo.
  • Telaio e struttura: evita mezzi con ruggine, crepe o riparazioni sospette.
  • Freni e sospensioni: devono essere in perfetto stato, soprattutto se farai lunghi tragitti.
  • Impianto elettrico: fari, indicatori e cablaggi devono funzionare al 100%.
  • Pneumatici: controlla battistrada e usura. Gomme danneggiate sono un rischio per tutti.

3. Dove acquistare (senza sbagliare)

Non tutti i canali d’acquisto sono uguali:

  • Rivenditori autorizzati: garanzia, controlli e spesso anche assistenza post-vendita.
  • Aste fallimentari: prezzi competitivi, ma servono esperienza e attenzione (ne parliamo anche in un’altra guida).
  • Privati: più economici, ma richiedono una verifica tecnica scrupolosa.

4. I consigli degli esperti per un acquisto sicuro

  • Controlla i documenti: proprietà, revisioni, certificati di manutenzione. Verifica che non ci siano vincoli o ipoteche.
  • Prova su strada o ispezione tecnica: se possibile, testa il mezzo oppure affidati a un esperto.
  • Verifica la conformità alle norme vigenti, soprattutto se prevedi trasporti internazionali.
  • Affidati a chi se ne intende: un occhio tecnico può farti risparmiare migliaia di euro.

5. I vantaggi (e gli svantaggi) dell’usato

Perché conviene:

  • Prezzo ridotto rispetto al nuovo
  • Valore più stabile nel tempo
  • Tempi di consegna rapidi
  • Grande disponibilità di modelli

Attenzione però a:

  • Costi di manutenzione più alti
  • Garanzie spesso assenti
  • Tecnologie meno recenti

Conclusione

L’acquisto di un semirimorchio usato può essere un’ottima occasione, ma solo se affrontato con la giusta preparazione. Conoscere le proprie esigenze, valutare bene le condizioni tecniche e affidarsi a venditori affidabili è la chiave per trasformare un acquisto in un investimento intelligente.


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Fonte Trailix

Merci pericolose, cambia la formazione ADR: nuovi corsi e regole per i docenti

Merci pericolose, cambia la formazione ADR: nuovi corsi e regole per i docenti

Con il Decreto MIT del 6 maggio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 maggio, arrivano importanti novità per la formazione dei conducenti che trasportano merci pericolose in regime ADR. Le modifiche riguardano sia chi può organizzare i corsi, sia i requisiti richiesti ai docenti.

Nuovi soggetti abilitati alla formazione

Oltre agli enti già previsti dal vecchio decreto del 6 ottobre 2006, ora potranno erogare i corsi anche le associazioni di esperti ADR attive da almeno dieci anni, purché rispettino determinati requisiti. Si amplia così il ventaglio delle realtà in grado di offrire formazione qualificata.

Requisiti più stringenti per i docenti

Per poter insegnare nei corsi ADR, i docenti dovranno:

  • avere una laurea in chimica, ingegneria o lauree equipollenti;
  • possedere il certificato di qualificazione come consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in regola con il decreto legislativo n. 35 del 27 gennaio 2010.

Verso nuovi quiz per gli esami ADR

Il decreto prevede anche la possibilità per la Direzione generale per la motorizzazione di istituire un gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo dei nuovi questionari per gli esami ADR. Il gruppo potrà coinvolgere esperti esterni e dovrà tenere conto delle più recenti novità normative internazionali.

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Fonte Truck24

Sotto il cofano: MAN Charge&Go, ricarica pubblica su misura per i camion elettrici

Sotto il cofano: Mercedes-Benz Trucks accelera sulla logistica elettrica con l’eActros 600 e il servizio TruckCharge

Alla fiera Transport Logistic 2025 di Monaco, Mercedes-Benz Trucks presenta due soluzioni chiave per il futuro del trasporto: il nuovo eActros 600, camion elettrico di ultima generazione, e la piattaforma TruckCharge, pensata per semplificare la transizione verso una logistica a zero emissioni. L’appuntamento è dal 2 al 5 giugno, allo stand 300 del padiglione 6, con lo slogan “Charged to electrify logistics”.

eActros 600: fino a 500 km senza ricariche e premiato “Truck of the Year 2025”

Prodotto in serie a partire dal 2024, il nuovo eActros 600 è il fiore all’occhiello della gamma elettrica Mercedes-Benz. Dotato di batterie da oltre 600 kWh, garantisce fino a 500 km di autonomia reale senza soste per la ricarica, grazie anche all’assale elettrico sviluppato internamente. Le batterie, basate su tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato), offrono lunga durata e maggiore efficienza. Il modello ha già conquistato il titolo di International Truck of the Year 2025, confermando il suo valore tecnico e commerciale.

TruckCharge: la soluzione completa per passare all’elettrico

Con TruckCharge, Daimler Truck propone un ecosistema completo per chi vuole elettrificare la propria flotta. Il servizio offre:

  • consulenza personalizzata.
  • supporto all’installazione delle colonnine.
  • gestione dell’energia e dei veicoli.
  • e assistenza per l’intera operatività, anche per flotte miste o multibrand.

L’obiettivo? Rendere economicamente sostenibile il passaggio all’elettrico, senza complicazioni.

Logistica interna decarbonizzata: il modello vincente di Daimler Truck

Mercedes-Benz Trucks non guarda solo fuori. Nei propri stabilimenti di Gaggenau, Kassel, Mannheim e Wörth, ha già trasformato buona parte della logistica in entrata, utilizzando trasporti a emissioni locali zero. Questo percorso ha portato all’assegnazione del VDA Logistics Award 2025, a conferma dell’impegno concreto per una logistica più pulita e moderna.

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Fonte OnRoadMag