Il 23 gennaio 2025, la Commissione Finanze del Senato ha approvato il “riallineamento fiscale” delle accise sui carburanti. Le accise italiane si attestano a 0,61 euro al litro per il gasolio e 0,72 euro per la benzina, valori superiori alle medie europee. Questa differenza ha portato a proporre un aumento di uno o due centesimi per il gasolio e una riduzione analoga per la benzina.
Cosa cambia per il tuo lavoro?
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha definito questa manovra “sostanzialmente neutra” per i conti pubblici, ma le prime fasi avranno effetti significativi. Considera che in Italia si consumano 28 miliardi di litri di gasolio contro soli 11 miliardi di benzina ogni anno. Un incremento di un solo centesimo sull’accisa del gasolio genererebbe 170 milioni di euro di entrate per lo Stato, mentre un riallineamento completo potrebbe portare fino a 600 milioni di euro.
Effetto domino sui trasporti e i consumatori
Questo aumento colpirebbe duramente il settore dell’autotrasporto, dove il carburante rappresenta circa il 30% dei costi operativi. Le tariffe aumenterebbero, influenzando i prezzi al consumo e generando un effetto inflazionistico, ovvero l’aumento generalizzato dei prezzi, che riduce il potere d’acquisto.
Le associazioni del settore esprimono forte preoccupazione, temendo ulteriori costi. Il Governo, tuttavia, ha assicurato che l’aumento delle accise sul gasolio non riguarderà il comparto autotrasporti, pur non fornendo dettagli. Rimane inoltre invariato il rimborso parziale delle accise, che però interessa solo una minoranza di veicoli industriali.
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Roadpol, la rete europea delle polizie stradali, ha annunciato il calendario 2025 per l’operazione Truck & Bus, una campagna dedicata al controllo dei mezzi pesanti sulle principali arterie autostradali europee. L’obiettivo è garantire il rispetto delle normative e migliorare la sicurezza stradale, riducendo il numero di incidenti.
Tre settimane di controlli intensivi Gli agenti della Polizia Stradale, insieme ad altre agenzie competenti, saranno impegnati in tre settimane di controlli mirati:
Dal 17 al 23 febbraio 2025
Dal 15 al 21 maggio 2025
Dal 17 al 23 novembre 2025
Durante queste operazioni, saranno verificati:
Documenti di viaggio e permessi
Stato di manutenzione dei veicoli
Conformità alle normative ambientali e sicurezza del carico
Focus su guida e riposo dei conducenti Particolare attenzione sarà dedicata al controllo dei tempi di guida e di riposo, all’uso corretto del tachigrafo e al rispetto dei limiti di velocità. L’obiettivo è armonizzare i controlli stradali a livello europeo e promuovere un trasporto su strada più sicuro e sostenibile.
Risultati 2024: un campanello d’allarme Durante le ultime operazioni del 2024, sono stati controllati 228.389 camion, con 69.749 violazioni riscontrate. Un dato preoccupante: circa un veicolo su quattro non era in regola, spesso per il superamento dei tempi di guida.
Questa campagna rappresenta un’importante opportunità per aumentare la consapevolezza e la sicurezza nel settore del trasporto su strada.
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Dal 15 dicembre 2024, è ufficialmente operativo il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI), uno strumento innovativo sviluppato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per garantire un sistema digitale e trasparente nella gestione dei rifiuti. Il RENTRI consente di tracciare in modo preciso ogni fase del ciclo di smaltimento, introducendo la digitalizzazione completa di documenti come il Registro di carico/scarico, i Formulari di identificazione e il MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), un documento obbligatorio per denunciare annualmente la quantità e la tipologia di rifiuti prodotti, trasportati o smaltiti.
Obblighi e scadenze
Entro il 13 febbraio 2025, circa 70.000 operatori, tra cui impianti di recupero e smaltimento, trasportatori, intermediari e grandi imprese che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi, dovranno completare l’iscrizione al RENTRI. Tra i requisiti principali vi è l’obbligo di dotare i veicoli utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali pericolosi di sistemi di geolocalizzazione, con una scadenza fissata al 31 dicembre 2025.
Come attestare la conformità
L’obbligo sarà certificato tramite un’autodichiarazione da presentare sul portale AGEST, indicando informazioni dettagliate come targa e telaio dei veicoli. Questi sistemi di geolocalizzazione, oltre a rispettare le normative vigenti, miglioreranno l’efficienza operativa, garantendo una maggiore sicurezza e una tracciabilità completa dei materiali trasportati.
Un futuro digitale e sostenibile
Il RENTRI rappresenta un passo decisivo verso la sostenibilità, promuovendo pratiche responsabili e allineando il settore alle direttive europee. La digitalizzazione delle procedure non solo semplifica la burocrazia, ma migliora la trasparenza e la responsabilità nelle operazioni di smaltimento. Il registro, gestito direttamente dal Ministero della Transizione Ecologica, rafforza il monitoraggio e rende più accessibili i dati sia agli operatori che alle autorità competenti.
Per autotrasportatori e imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti, questa evoluzione normativa richiede adeguamenti tecnologici e organizzativi, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la qualità del servizio e garantire una gestione più sicura ed efficiente.
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La Commissione Europea ha approvato la Direttiva delegata (UE) 2024/846, che introduce importanti novità per il settore dei trasporti su strada. A partire dal 14 febbraio 2025, le imprese e gli autisti dovranno adeguarsi a un quadro normativo aggiornato, con modifiche alla tabella delle infrazioni, nuovi livelli di gravità e misure volte a rafforzare sicurezza e uniformità nell’intero settore.
Cosa cambia con la nuova direttiva? La normativa, che aggiorna l’Allegato III della direttiva 2006/22/CE, prevede:
Periodi di riposo: Nuove regole per garantire il rispetto dei tempi di guida e riposo degli autisti.
Organizzazione del lavoro: Maggiori responsabilità per le imprese nella gestione delle attività degli autisti.
Presentazione di informazioni: Sanzioni più rigide per errori o omissioni nei dati del tachigrafo.
Le nuove categorie di infrazione includono:
Superamento dei tempi di guida: Infrazioni con livelli di gravità crescenti.
Violazioni dei periodi di riposo: Limiti più stringenti per riposi giornalieri e settimanali.
Uso scorretto del tachigrafo: Controlli più severi per frodi e malfunzionamenti.
Cosa devono fare le imprese? Per evitare sanzioni, le aziende di autotrasporto devono attivarsi fin da ora, implementando misure come:
Sistemi di monitoraggio per garantire il rispetto delle nuove norme.
Programmi di formazione per i conducenti.
Revisione delle politiche aziendali per assicurare conformità alle disposizioni.
Un passo decisivo per il settore Con queste nuove regole, gli stati membri dell’UE avranno l’obbligo di recepire la direttiva entro il 14 febbraio 2025. Ritardi o inadempienze potrebbero portare a procedure di infrazione da parte della Commissione Europea.
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Arriva un’importante novità per chi opera nel settore dell’autotrasporto! È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2025 il nuovo modello ufficiale per i controlli obbligatori sui mezzi pesanti, introdotto con il decreto del 20 dicembre 2024. Questo aggiornamento mira a rendere le verifiche su strada più semplici, uniformi ed efficienti, migliorando la trasparenza e garantendo una maggiore sicurezza per tutti.
Cosa prevede la nuova lista? Il modello elenca i controlli obbligatori che le autorità devono effettuare su strada, come:
La registrazione di data e luogo del controllo.
I dati completi del veicolo e del tachigrafo.
Verifiche dettagliate su sicurezza, documenti di viaggio e rispetto delle normative.
Inoltre, le autorità possono richiedere ulteriori documenti secondo le regole vigenti. La lista aggiornata sostituisce le versioni precedenti del 2008 e 2009, segnando una svolta nella gestione delle attività di controllo.
Perché è importante per te? Con il nuovo modello, i controlli saranno effettuati su una rete stradale più ampia e in orari variabili, aumentando la copertura e prevenendo irregolarità. Questo rappresenta un passo avanti per migliorare la sicurezza, sostenere la concorrenza leale e tutelare chi lavora nel rispetto delle regole.
Non farti trovare impreparato: conoscere le regole ti aiuta a lavorare in tranquillità e a evitare sorprese. Con Soluzione Autotrasporti, sei sempre un passo avanti!
Ti sei mai chiesto come funziona l’alcol test che le forze dell’ordine usano per verificare il livello di alcol nel sangue? Oggi analizziamo questo argomento riprendendo un interessante video creato da Geopop, canale YouTube dedicato alla divulgazione scientifica, e contestualizzandolo alle nuove normative del Codice della Strada che riguardano gli autotrasportatori.
Cos’è Geopop e cosa racconta nel video
Geopop è un progetto di divulgazione che spiega temi complessi con semplicità e chiarezza. In uno dei loro video, pubblicato circa un anno fa, hanno approfondito il funzionamento dell’alcol test. Tramite un esperimento, dove si valuta cosa succede al corpo umano bevendo una birra. Geopop ha messo in luce i meccanismi chimici alla base di questo strumento e ha condiviso curiosità che non tutti conoscono ma che tutti dovrebbero.
Ti consigliamo di guardare il loro video completo cliccando su questo link per capire al meglio come questo dispositivo funziona nella pratica.
Il funzionamento dell’alcol test: una spiegazione semplice
L’alcol test misura la concentrazione di etanolo nell’aria espirata attraverso una reazione elettrochimica. Quando soffiamo nell’apparecchio, i sensori separano gli elettroni dalle molecole di etanolo presente, generando una corrente elettrica proporzionale alla sua concentrazione. Questo processo, spiegato con precisione nel video di Geopop, permette di calcolare il valore di alcol in grammi per litro di sangue (g/l) in modo rapido e affidabile.
Nuove normative: cosa cambia per gli autotrasportatori
Con le ultime modifiche al Codice della Strada, le regole sul consumo di alcol sono diventate ancora più restrittive per i conducenti di mezzi pesanti. Ecco le principali novità:
Tolleranza Zero per gli Autotrasportatori: Mentre il limite generale è di 0,5 g/l, per gli autisti professionisti non è ammesso alcun livello di alcol nel sangue. Anche una piccola quantità può portare a pesanti sanzioni.
Sanzioni Più Severe: Le multe possono raggiungere oltre 6.000 euro, con rischio di sospensione o revoca della patente.
Controlli Intensificati: Le forze dell’ordine hanno incrementato i controlli su strada, specialmente nelle aree ad alta densità di traffico merci.
Cosa fare per evitare problemi?
Per affrontare i controlli senza preoccupazioni, segui questi consigli:
Astinenza totale: Evita il consumo di alcol se sai di dover guidare. Anche un bicchiere può metterti a rischio.
Conosci i tuoi diritti: Accertati che l’etilometro sia tarato correttamente e conforme alle norme.
Pianifica il riposo: Prima di metterti al volante, assicurati di aver smaltito l’alcol ingerito.
Perché tutto questo è importante?
Rispetta queste regole non solo per evitare sanzioni, ma anche per garantire la tua sicurezza e quella altrui. Gli incidenti causati dall’alcol possono avere conseguenze gravi, sia per la carriera che per la vita.
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