Assicurazioni sempre più care? Anche con meno incidenti, ecco la soluzione

Assicurazioni sempre più care? Anche con meno incidenti, ecco la soluzione

Brutte notizie sul fronte assicurativo per le aziende di autotrasporto: dal 2023 al 2025 i costi RC Auto per i mezzi pesanti sono aumentati del 12,6%, nonostante il calo degli incidenti gravi che coinvolgono camion.

Secondo l’Osservatorio Federtrasporti, oggi la polizza RC Auto costa in media 0,134 euro al chilometro, pari a circa l’8% degli oneri complessivi per un mezzo che percorre 100.000 km all’anno. Un rincaro superiore anche al dato nazionale dell’Ivass, che nello stesso periodo ha registrato un +10,1%.

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Incidenti in calo grazie alle tecnologie

Il paradosso è che questo aumento arriva mentre gli incidenti mortali con mezzi pesanti sono in calo del 32,5% rispetto agli anni precedenti. Una riduzione legata anche alla crescente diffusione degli ADAS, i sistemi di assistenza alla guida, che saranno obbligatori da luglio 2024 ma sono già presenti su molti veicoli nuovi.

Sicurezza sul lavoro e furti: due emergenze aperte

Accanto al tema RC Auto, restano due grandi allarmi per il settore: la sicurezza sul lavoro e i furti di merce.

Nel solo 2023, il settore trasporti e logistica ha registrato il 17,2% degli infortuni mortali sul lavoro, secondo l’INAIL. È il secondo comparto più colpito dopo l’edilizia.

Per tutelare la tua azienda da rivalse in caso di infortunio, considera una copertura RCT/RCO Proteggi la tua impresa.

Ancora più preoccupante è il dato sui furti: il numero delle rapine ai danni dei trasportatori è quadruplicato in due anni. Le cause principali? La carenza cronica di aree di sosta sicure (un parcheggio ogni 289 camion) e le infiltrazioni criminali lungo le rotte logistiche, in particolare nel Nord Italia. I beni più colpiti sono generi alimentari, abbigliamento e prodotti farmaceutici, con un picco di episodi registrati lungo le autostrade A50, A64, A1 e A4.

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Fonte Uomini e Trasporti

Noleggi senza conducente: cambia tutto! Nuove regole operative dal 19 maggio

Noleggi senza conducente: cambia tutto! Nuove regole operative dal 19 maggio

Importante aggiornamento per chi utilizza veicoli a noleggio senza conducente. L’11 giugno 2025 il Ministero dell’Interno ha pubblicato una nuova circolare che chiarisce le modalità di registrazione dei mezzi, a seguito dell’aggiornamento della piattaforma REN-Noleggi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dal 19 maggio 2025, tutti i veicoli noleggiati per il trasporto di merci o passeggeri devono essere registrati nel parco veicolare dell’impresa che li utilizza, per tutta la durata del contratto. Una volta effettuata questa registrazione, l’azienda soddisfa anche l’obbligo di comunicazione previsto dall’art. 94, comma 4-bis del Codice della Strada, in caso di noleggi superiori a 30 giorni.

Tutto passa dal Portale del Trasporto

La procedura avviene esclusivamente in formato digitale attraverso il Portale del Trasporto, già punto di riferimento per le imprese del settore. Il nuovo sistema punta a semplificare gli adempimenti burocratici, velocizzare i controlli e rafforzare la tracciabilità dei mezzi, migliorando il coordinamento tra le aziende, le forze dell’ordine e le autorità competenti.

Occhio alle sanzioni

Le imprese devono adeguare quanto prima le proprie procedure: una mancata registrazione potrebbe comportare sanzioni, oltre a problemi in fase di controllo. La novità rappresenta un passo in avanti verso una gestione più efficiente, soprattutto per chi opera con noleggi di medio-lungo periodo.

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Fonte Truck24

Guida all’acquisto: Il semirimorchio furgonato, come sceglierlo e perché può rivoluzionare la tua logistica

Guida all’acquisto: Il semirimorchio furgonato, come sceglierlo e perché può rivoluzionare la tua logistica

Tra le soluzioni più affidabili per il trasporto merci su strada, i semirimorchi furgonati spiccano per robustezza, versatilità e sicurezza. Grazie alla struttura chiusa e rigida, questi veicoli proteggono il carico da urti, intemperie, furti e contaminazioni esterne, offrendo prestazioni ideali anche in condizioni difficili.

Costruiti con materiali resistenti come acciaio zincato, alluminio o compositi, sono perfetti per spedizioni che richiedono attenzione particolare, dal trasporto di pallet e prodotti industriali a quello di farmaci e persino alimenti deperibili (nelle versioni refrigerate o isotermiche).

Perché sceglierli? Tutti i vantaggi operativi

  • Massima protezione del carico, anche per merci sensibili o di valore.
  • Efficienza nei carichi e scarichi grazie a porte posteriori e sponde idrauliche.
  • Perfetti per il trasporto urbano, intermodale e internazionale.
  • Conformi agli standard europei, con misure che si adattano perfettamente ai flussi distributivi: lunghezza di 13,60 m, larghezza interna 2,45-2,50 m, fino a 33 euro-pallet.

Chi sceglie un furgonato moderno può contare su un mezzo duraturo, con alto valore residuo e bassa incidenza di contestazioni per danni o manomissioni.

Quali merci possono trasportare?

I semirimorchi furgonati sono ideali per trasportare:

  • Beni di largo consumo: alimentari confezionati, bevande, prodotti per la casa.
  • Elettrodomestici ed elettronica: lavatrici, frigoriferi, computer.
  • Farmaci e materiale medicale (grazie ai modelli isotermici).
  • Abbigliamento e calzature per il settore retail e B2B.
  • Materiale editoriale: riviste, libri, carta.
  • Componenti industriali e minuteria.
  • Cosmetici e prodotti sensibili alla contaminazione.

Caratteristiche tecniche da conoscere

  • Struttura resistente in alluminio, acciaio o multistrato, pavimento antiscivolo.
  • Sistemi di apertura con porte a battente, saracinesche o sponde idrauliche.
  • Ancoraggi interni per garantire stabilità e sicurezza durante il trasporto.

Le diverse tipologie di furgonati

  1. Standard – Versatili, ideali per merci su pallet o casse.
  2. Con sponda idraulica – Ottimi per le consegne in città o dove mancano muletti.
  3. Isotermici o refrigerati – Per farmaci e alimenti sensibili alla temperatura.
  4. Mega – Altezza interna fino a 3 m per carichi voluminosi (es. automotive).

L’Impatto dell’E-commerce: La domanda è esplosa

Negli ultimi anni, l’e-commerce ha rivoluzionato la logistica. Con il boom degli acquisti online, le aziende hanno dovuto adattarsi a spedizioni sempre più frequenti, rapide e sicure.

Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, nel 2021 gli acquisti online hanno raggiunto in Italia i 39,4 miliardi di euro, con una crescita del 21% sull’anno precedente.

In questo scenario, i semirimorchi furgonati sono diventati strumenti essenziali per:

  • gestire volumi crescenti di consegne,
  • proteggere il carico anche per l’ultimo miglio,
  • mantenere alta la produttività nelle operazioni logistiche.

Una scelta strategica per il futuro

Scegliere un semirimorchio furgonato non è solo una questione di prezzo, ma di strategia operativa. I vantaggi in termini di efficienza, sicurezza e durabilità ne fanno una risorsa fondamentale per chi lavora nel trasporto moderno.

Per le flotte e gli autotrasportatori che vogliono restare competitivi, investire in veicoli furgonati significa puntare su mezzi affidabili, performanti e all’altezza delle nuove esigenze del mercato.

In conclusione…

I semirimorchi furgonati fanno davvero la differenza in una flotta moderna. Coniugano praticità, resistenza e sicurezza, e rispondono perfettamente alle sfide della logistica contemporanea. Conoscerli bene è il primo passo per fare scelte consapevoli e vincenti.

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Fonte Trailix

Polizze Catastrofali: Scadenze prorogate, cosa cambia per la tua impresa?

Polizze Catastrofali: Scadenze prorogate, cosa cambia per la tua impresa?

È ufficiale: sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio è stata pubblicata la legge 27 maggio 2025, n. 78, che proroga e aggiorna le norme sull’assicurazione dei rischi catastrofali, un tema fondamentale anche per chi lavora nel trasporto.

Cosa cambia?
Il termine per stipulare le polizze obbligatorie per danni da calamità naturali è stato prorogato con scadenze differenziate in base alla dimensione dell’impresa:

  • Grandi imprese: termine confermato al 31 marzo 2025, con un periodo di tolleranza fino al 29 giugno 2025, durante il quale si può comunque accedere a contributi pubblici anche senza polizza.
  • Medie imprese: nuova scadenza al 1° ottobre 2025.
  • Micro e piccole imprese: tempo fino al 31 dicembre 2025.

Chi rientra in ogni categoria?
La legge adotta i criteri europei aggiornati per definire le dimensioni aziendali:

  • Media impresa: meno di 250 dipendenti, fatturato annuo fino a 50 milioni o bilancio non superiore a 43 milioni.
  • Piccola impresa: meno di 50 dipendenti, fatturato o bilancio fino a 10 milioni.
  • Microimpresa: meno di 10 dipendenti, fatturato o bilancio fino a 2 milioni.

Come si calcola il valore dei beni da assicurare?

  • Per gli immobili si prende in considerazione il valore di ricostruzione a nuovo;
  • Per i beni mobili, il costo di rimpiazzo;
  • Per i terreni colpiti, il costo di ripristino.

Questo significa che la valutazione tiene conto del costo reale necessario a tornare come prima del danno.

Le grandi imprese hanno regole speciali:
Per chi fattura oltre 150 milioni e ha almeno 500 dipendenti, non si applicano i limiti standard su franchigia e premi proporzionali, con possibilità di assicurazione globale per gruppi di imprese collegate.

Controlli e trasparenza:
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, insieme all’IVASS, monitora i contratti assicurativi per evitare speculazioni sui premi. Inoltre, sarà disponibile un portale per permettere alle imprese di confrontare facilmente le offerte sul mercato.

Copertura anche per immobili in sanatoria:
La legge estende la copertura assicurativa anche agli immobili soggetti a sanatoria o condono, purché rispettino alcune condizioni specifiche, come la presenza di un titolo edilizio valido o l’essere in fase di regolarizzazione. Per gli immobili non assicurabili, invece, non saranno previsti indennizzi o contributi pubblici.

E i beni di terzi utilizzati nell’attività?
Se l’imprenditore usa beni di terzi privi di assicurazione, deve includerli nella propria polizza. In caso di danno, l’indennizzo sarà pagato direttamente al proprietario, che dovrà usarlo per riparare o mantenere il bene. Se non lo fa, l’imprenditore può chiedere un risarcimento per i guadagni persi fino al 40% dell’indennizzo, e ha diritto al rimborso di premi e spese assicurative sostenute.

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Fonte Truck24

Nuove esenzioni sui tempi di guida: sei tra i fortunati esclusi?

Nuove esenzioni sui tempi di guida: sei tra i fortunati esclusi?

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto del 22 aprile 2025, che introduce importanti esenzioni sui tempi di guida, riposo e uso del cronotachigrafo per alcune categorie di veicoli impiegati nei trasporti nazionali.

Una novità che riguarda da vicino molte realtà operative dell’autotrasporto, soprattutto in ambiti speciali o stagionali.

Chi può beneficiare delle deroghe?

Il decreto prevede che, in determinate condizioni, alcuni veicoli siano esentati dall’obbligo di rispettare i tempi di guida e riposo o dall’uso del cronotachigrafo. Tra questi troviamo:

  • Veicoli per la raccolta del latte, il trasporto dei contenitori di latte o di prodotti lattiero-caseari destinati ad animali.
  • Veicoli speciali per il trasporto di denaro.
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di rifiuti di origine animale o carcasse non destinate al consumo umano, o per il trasporto di animali vivi tra allevamenti, mercati e macelli, entro 100 km. Le deroghe in questo caso tutelano salute pubblica, benessere animale e organizzazione del lavoro.
  • Veicoli fino a 7,5 tonnellate utilizzati dai servizi postali universali.
  • Veicoli di autoscuole per lezioni pratiche ed esami di guida o per l’attestato di idoneità professionale.
  • Veicoli impiegati per servizi pubblici locali, come fognature, manutenzione reti idriche, gas o elettricità, controllo stradale e raccolta rifiuti a domicilio.
  • Veicoli speciali per circhi e parchi di divertimento.

Cosa cambia per gli autotrasportatori?

Queste deroghe rappresentano un’opportunità per molte aziende del settore che operano in contesti specifici. Tuttavia, è fondamentale verificare caso per caso la reale applicabilità delle esenzioni e mantenere sempre a bordo la documentazione che ne giustifica l’utilizzo.

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Fonte: Truck24

Controlli su strada: aumentano le verifiche ai camionisti. Ecco cosa rischi se non sei in regola

Controlli su strada: aumentano le verifiche ai camionisti. Ecco cosa rischi se non sei in regola

Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli su strada rivolti ai mezzi pesanti. L’obiettivo? Garantire maggiore sicurezza lungo le principali arterie del Paese. Ma attenzione: chi non è in regola rischia sanzioni pesanti, fermi del mezzo e, nei casi più gravi, anche la sospensione della patente.

Cosa controllano di più ultimamente

Durante le verifiche, gli agenti si concentrano su alcuni aspetti chiave:

  • Tachigrafo: viene controllato che i tempi di guida e riposo siano rispettati. Occhio a manomissioni e anomalie!
  • Documentazione: carta di circolazione, assicurazione, CMR e certificati di formazione devono essere sempre aggiornati e presenti a bordo.
  • Stato del mezzo: pneumatici usurati, luci non funzionanti o freni inefficienti possono causare il fermo immediato del veicolo.
  • Carico: attenzione a eccedenze di peso e merci non fissate correttamente. Un carico pericoloso può trasformarsi in un serio problema.

Le infrazioni più sanzionate

Secondo le ultime rilevazioni, tra le infrazioni più frequenti troviamo:

  • Superamento dei tempi di guida consentiti;
  • Carichi oltre i limiti di legge;
  • Cronotachigrafo non conforme o con dati incompleti;
  • Veicoli con revisione scaduta o senza assicurazione.

Cosa puoi fare per evitare problemi

Per affrontare i controlli in tutta tranquillità, ecco alcuni consigli pratici:

  • Effettua un check completo del mezzo prima di ogni viaggio.
  • Tieni a bordo tutta la documentazione necessaria, ben ordinata e facilmente accessibile.
  • Scarica regolarmente i dati del tachigrafo, evitando l’uso di chiavette se puoi. Esistono soluzioni automatiche come il sistema BimSat, che ti semplificano la vita.
  • Segui corsi di aggiornamento periodici, soprattutto se trasporti merci pericolose.

Farsi trovare pronti significa lavorare con più serenità e tutelare la propria attività. I controlli aumentano, ma con le giuste attenzioni non devono fare paura.

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