Attese al carico: ora ti devono pagare! Ecco come funziona il nuovo indennizzo automatico

da | Mag 26, 2025 | Autotrasporti

Una novità attesa da tempo diventa finalmente realtà. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 aprile 2025, entra in vigore il Decreto Legge n. 73/2025, che introduce importanti modifiche sugli indennizzi per le lunghe attese ai punti di carico e scarico dei veicoli industriali.

Franchigia ridotta a 90 minuti e indennizzo automatico

La prima grande novità riguarda la franchigia gratuita, che scende da 120 a 90 minuti. Superato questo tempo, scatta un indennizzo fisso di 100 euro per ogni ora di attesa, aggiornato ogni anno in base all’indice Foi Istat. Non serve più prevederlo nel contratto: l’indennizzo è ora automatico, fisso e opponibile.

Chi paga? Committente e caricatore rispondono insieme

Il pagamento dell’indennizzo è a carico solidale del committente e del caricatore, una misura pensata per rendere più semplice il risarcimento per il vettore. In pratica, basta che uno dei due paghi: il trasportatore non dovrà più rincorrere chi di dovere.

Basta dubbi: i ritardi si provano con tachigrafo e GPS

Per dimostrare il ritardo, si potranno utilizzare i dati del tachigrafo intelligente di seconda generazione oppure la geolocalizzazione di bordo. Strumenti già presenti nella maggior parte delle flotte e pienamente conformi alle normative europee.

Più tutele per i conducenti e maggiore sicurezza

La riforma tutela anche chi è al volante: il conducente ha ora il diritto di assistere al carico e controllare la sistemazione della merce, riducendo i rischi di sanzioni e migliorando la sicurezza su strada.

Più efficienza per i committenti, più equità per i vettori

Questo cambiamento spinge le imprese committenti a gestire meglio gli slot logistici per evitare ritardi, mentre i vettori potranno recuperare costi di inattività stimati tra il 4% e il 6% del valore medio di un trasporto nazionale.

Attenzione ai contratti e ai possibili contenziosi

Il vettore resta comunque responsabile di richiedere e documentare l’indennizzo. In caso di rifiuto, sarà possibile avviare un contenzioso. Resta da chiarire, però, come committente e caricatore dovranno dividersi l’onere del pagamento: un punto ancora incerto.

Importante anche aggiornare i contratti, molti dei quali oggi non sono in linea con le nuove regole. L’Autorità Garante della Concorrenza avrà il potere di intervenire nei casi di abuso di dipendenza economica, ma sarà da vedere come e quanto spesso questo accadrà nella pratica.

Piccoli trasportatori a rischio esclusione?

Le aziende più strutturate sono pronte a recepire le novità. Ma le piccole imprese potrebbero trovarsi in difficoltà, senza strumenti digitali adeguati o supporto normativo chiaro. Il rischio? Rimanere ai margini di un sistema che, almeno sulla carta, vuole tutelare tutti.

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Fonte Truck24